Si pubblicano la riflessione del dirigente sulla prossima Pasqua e il video-messaggio del parroco della chiesa di s. Pietro, don Rino dello Spedale Alongi, incentrato sulle tre A di Approfondimento Ascolto e Accoglienza.
Ai docenti
Agli studenti e Alle famiglie
Rriflessione pasquale.
Il tempo della Pasqua ha storicamente rappresentato, indipendentemente dalle convinzioni umane e religiose di singoli e gruppi , la certezza o la prospettiva che domani – quale che sia la determinazione temporale, prossima o futura- si avveri o si apra una speranza di “ liberazione”, che si condensa nell’espressione “Cristo è risorto”.
In questi mesi in queste settimane in questi giorni, in cui ci siamo trovati “gettati” improvvisamente e inspiegabilmente – vi sono molte questioni che la ricerca scientifica non riesce ad oggi a spiegare, a partire dall’insorgere del contagio e della sua trasmissione-, in una condizione di “ paura” ( la paura di essere portatori e causa di malattia mortale), che ci ha resi incapaci di intravedere, chiusi nelle nostre case, la dimensione del Dopo ( per la scuola, ad esempio, la data incerta del 18 maggio diverrebbe un possibile discrimine), un dopo continuamente posticipato fino al punto che ci si chiede di “ convivere” con il virus fino alla “ soluzione finale” dei farmaci e dei vaccini ( se e quando verranno trovati).
Questo presente con un dopo che stentiamo ad immaginare rende “angosciante“ l’interrogativo di papa Francesco sulla paura, che ci priva o rende molto precaria la certezza della fede ( “ non avete ancora fede?” , quale che sia il fondamento su cui la fede poggia).
La possibile risposta è stata indicata ,per un verso, oggi nello stare distanti ma insieme ed è quello che abbiamo cercato di fare e continueremo a fare come comunità scolastica con la didattica a distanza e ,per altro, dopo, ripensando modelli di vita personali e collettivi che mirino all’essenzialità ( sarà ancora “essenziale” costruire armi e non piuttosto sostenere la ricerca scientifica per la tutela della salute pubblica? ).
Ora e dopo non possiamo andare avanti ciascuno separatamente, ma solo insieme ed è un insieme rinnovato ed aperto, che si chiamerà Volta, Europa, umanità.
Siamo messi alla prova- singoli collettività Stati organizzazioni internazionali,- una prova da cui usciremo diversi, se conserveremo memoria e avremo profondamente compreso i costi umani e sociali, che si stanno avendo.
Potrà essere la nostra personale e comune “ resurrezione “ ?
Colgo l’occasione della pausa pasquale per ringraziare docenti e studenti che hanno voluto sostenere chi per ragioni diverse si trova in condizioni di difficoltà, rendendo possibile infatti l’acquisto di dispositivi di protezione individuale per l’ospedale S.Elia di Caltanissetta e dando la possibilità alla Caritas di Caltanissetta di fornire dei pasti per famiglie particolarmente bisognose.
Il dirigente scolastico( Vito Parisi)