Con la premiazione avvenuta il 27 maggio, si è concluso il concorso nazionale letterario “Sicilia, cornice di senso”, organizzato dal Liceo Classico, Linguistico e Coreutico“Ruggero Settimo”di Caltanissetta. Giunto ormai alla quinta edizione,l’evento ha impegnato numerosi alunni e alunne della Scuola Secondaria nella stesura di racconti con Sicilia come cornice di senso. Contrassegnati da pseudonimi, i concorrenti hanno scritto e inviato i loro elaborati sotto la supervisione dei rispettivi docenti; racconti che vengono annualmente stimolati da un’immagine proposta: quella di quest’anno ritraeva un mezzobusto del sommo poeta Dante situato nella biblioteca comunale nissena.
I finalisti del concorso provenienti da tutta Italia,a causa dell’emergenza sanitaria, quest’anno hanno preso parte alla cerimonia conclusiva per via telematica. Ciò non ha comunque mitigato lo spirito che ha da sempre contraddistinto l’evento, né tanto meno impedito di realizzare a pieno la sua finalità. Infatti, lo scopo, non è tanto la scoperta di nuovi talenti, quanto più la ri-scoperta di due realtà: la Sicilia e la Letteratura.
Ri-scoprire qualcosa che fa parte della nostra quotidianità sembra quasi un’antinomia, ma è vero che “il tempo rimuove ogni cosa, come le onde del mare cancellano le orme del piè”, come scriveva il padre del giovane Filippo Collerone, prematuramente scomparso e alla cui memoria è dedicato l’evento. Il tempo rischia di cancellare ciò che ci appartiene se noi non lo sentiamo davvero nostro e soprattutto se non lo ravviviamo continuamente. Così, attraverso il concorso, noi alunni e alunne abbiamo avuto modo di ri-scoprire il senso del nostro vivere e di ravvivarlo, declinando i “colori” della nostra isola nelle parole più profonde, nei racconti più fantasiosi, negli stili più diversificati ed anche più bizzarri. Cesare Pavese scriveva ne Il mestiere di vivere”, come ci ha d’altronde ricordato la scrittrice Maria Attanasio ( presidentessa della giuria) : “È bello scrivere perché riunisce le due gioie: parlare da solo e parlare a una folla”. Parlando a chi ha letto i nostri racconti, abbiamo ricordato la cultura, le storie, le tradizioni, i sapori e gli odori della nostra terra, ma soprattutto, parlando a noi stessi, abbiamo avuto modo di imprimere pensieri, immagini e sentimenti che forse da anni vagheggiavano nella nostra mente e nel nostro cuore, ma che finalmente hanno trovato dimora nella Letteratura, e noi ristoro con Lei.
Gli alunni dell’Istituto A. Volta, coordinati dalla professore Alaimo e Valenza, che hanno preso parte al concorso sono stati: Giulio Gattuso; Giorgio Canalella; Francesca Di Vita; Barone Maria Teresa; Bonello Sofia; Giorgia Barone; Canaletta Alice; Larecchiuta Chiara ; Inglisa Giulia; da segnalare l’alunna Barone Maria Teresa che è stata inserita tra i quindici finalisti del concorso.
Maria Teresa Barone
IV B
Nella foto la studentessa Maria Teresa Barone durante la premiazione