Istituto d'Istruzione Superiore "A. Volta" 
Caltanissetta

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LO SPECCHIO DI ALICE: LE DONNE E LA SCIENZA

08/06/2020

 

 VIDEO

 

Nel mese di marzo alcuni alunni della nostra classe, 4 E  del Liceo Scientifico si sono cimentati nella realizzazione di un cortometraggio particolarmente significativo, che, nell’arco di pochi minuti, focalizza la sua attenzione sulle difficoltà e sulle discriminazioni delle donne che operano in ambito scientifico.

Il corto, dal titolo “Lo specchio di Giulia”, vede come protagonista un’adolescente incurante della scuola e molto distante dalle materie scientifiche, che ritiene essere “patrimonio” degli uomini e non delle donne; definisce, addirittura, le sue compagne di classe impegnate in questo campo “sfigate”.

Nel nostro cortometraggio, oltre a sfatare il mito che una donna non possa eccellere come un uomo in campo scientifico, noi alunni abbiamo prestato particolare attenzione ai pregiudizi che vi possono essere su una bella donna. A dimostrazione dell’infondatezza dello stereotipo in base al quale la bellezza di una donna esclude la sua intelligenza, nel cortometraggio abbiamo voluto presentare la figura di Hedy Lamarr. Quest’ultima è stata un’attrice di Hollywood, protagonista di uno scandalo per aver girato il primo film nudo e nota per la sua notevole bellezza tanto da essere considerata la donna più bella del mondo e del cinema. Solo agli inizi del ventunesimo secolo si è conosciuto il ruolo di Hedy Lamarr, ex studentessa di ingegneria a Vienna, come inventrice. Desiderosa di contribuire alla lotta contro il nazismo non solo partecipando alla vendita di obbligazioni del governo federale americano (come fecero altre star di Hollywood) sviluppò col compositore George Antheil un sistema di guida a distanza per siluri, un sistema di modulazione per la codifica di informazioni su frequenze radio verso un apparato che li riceveva nello stesso ordine con il quale erano state trasmesse. La sua invenzione, praticamente ignorata durante la seconda guerra mondiale dalla Marina statunitense, fu alla base della tecnologia di trasmissione segnale spread spectrum, usata attualmente nella telefonia e nelle reti wireless.

La nostra scuola, attraverso la partecipazione al contest lanciato dal progetto Lauree scientifiche  dell’Università di Catania e la realizzazione del cortometraggio, ha sensibilizzato noi alunni sulla questione dell’apparente impossibile connubio donna-scienza. Il corto è stato particolarmente apprezzato tanto da ricevere il secondo premio, ex aequo, durante la manifestazione online di giorno 4 giugno  con grande soddisfazione per noi partecipanti e per le prof.sse Rosaria Signorino e Adriana Valenza, che ci hanno guidato.

Questa esperienza si pone in continuità con un percorso intrapreso in classe anche grazie al “progetto STEM” ,che ha previsto degli incontri con  alcune scienziate, che ci hanno dimostrato come le donne hanno tutte le capacità che vengono spesso attribuite solo agli uomini e che non devono lasciarsi intimorire da nulla, ma provare a conquistare il loro posto in qualsiasi “campo”.

                                                                                               Martina Di Benedetto, classe  4 E

 

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